Fonte: FanPage
La ministra del Lavoro, commentando la morte di Satnam Singh nella campagne di Latina, ha dichiarato guerra al caporalato, promettendo di raddoppiare le ispezioni.
La ministra del Lavoro promette una guerra contro il caporalato. Marina Calderone ha incontrato le parti sociali insieme al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dopo la morte del bracciante Satnam Singh nelle campagne di Latina e, in conferenza stampa, ha elencato “gli interventi del governo, fatti e da fare, e per ribadire in modo chiaro che il nostro scopo è dichiarare guerra al caporalato e intensificare le azioni contro un sistema che mortifica il lavoro, mette a repentaglio vite umane e non fa crescere la qualità del lavoro in un comparto strategico”. Lollobrigida, da parte sua, ha detto che “queste morti non dipendono da imprenditori agricoli, ma da criminali”. Fatto sta che negli ultimi tre giorni tre persone hanno perso la vita sul posto di lavoro, una al giorno, e in tutto il 2023 sono arrivate oltre mille denunce (precisamente 1.041) all’Inail di decessi sul lavoro. E nelle campagne italiane fenomeni di sfruttamento al limite della schiavitù vengono ampiamente documentati da ormai molti anni. Senza che le cose, però, cambino.
Parlando della morte di Satnam Singh, la ministra del Lavoro a TgCom 24 ha ripetuto: “È stato un atto di barbarie. C’è stato un disprezzo per le conseguenze delle condizioni estreme in cui si trovava quel ragazzo. Ho parlato di dichiarazione di guerra al caporalato, ho raccolto le sollecitazioni e i sentimenti congiuntamente espressi da Governo, sindacati e parti datoriali al tavolo che abbiamo tenuti con il collega Lollobrigida. Tutti abbiamo detto che c’è da fare di più, consapevoli che è stato fatto tanto, ma che ancora dobbiamo intensificare il contrasto”.
Calderone ha quindi promesso che nel 2024 verrà raddoppiato il numero delle ispezioni: “Dobbiamo potenziare gli strumenti a disposizione ha detto – mettendo in relazione tutte le banche dati della pubblica amministrazione e dei vari enti coinvolti nel controllo, per riuscire a mappare ciò che avviene nei campi e intervenire”. Per poi concludere: “Saranno fatte iniziative di controllo a tappeto su tutto il territorio, ma l’intensificarsi delle azioni si vedrà giorno per giorno come si sta gà vedendo per le attività in corso”.
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A intervenire sulla vicenda è anche l’ex ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, secondo cui la morte di Satnam Singh è “colpa delle campagne di odio condotte in questi anni contro gli stranieri”. In un’intervista con La Stampa, l’ex ministra di Italia Viva ha detto: “Queste persone sono venute in Italia alla ricerca di un futuro migliore come è loro diritto e sono qui perché abbiamo bisogno del loro lavoro. Hanno il diritto di avere il permesso di soggiorno. I decreti sicurezza del governo Conte I e di Salvini hanno prodotto una quantità enorme di cittadini invisibili nel nostro Paese. Ho condotto una battaglia in totale solitudine per la regolarizzazione dei lavoratori stranieri. Lo dissi allora e lo ripeto ora: per eliminare il lavoro nero bisogna svuotare i ghetti e dare a chi è invisibile quello che merita, ovvero il permesso di soggiorno per lavoro in modo che possano rivendicare i loro diritti altrimenti continuiamo ad avere una manodopera a basso costo disponibile a tutto”.